Casi e Questioni
6/9/2024

Questioni del Non profit - politiche di safeguarding

QUESTIONI DEL NON PROFIT - politiche di safeguarding

Nomina del responsabile e redazione del modello organizzzativo: i nuovi obblighi per lo sport
La recente riforma dello sport ha introdotto delle misure atte a proteggere i minori e a prevenire molestie, violenze di genere e qualsiasi forma di discriminazione. A tal fine, l'articolo 16 del Decreto Legislativo 39/2021 impone alle Associazioni e Società sportive l’adozione di codici di condotta, di modelli organizzativi e di controllo delle attività sportive. Queste misure si applicano con riferimento a etnia, religione, convinzioni personali, disabilità, età o orientamento sessuale, in conformità al Decreto Legislativo 11 aprile 2006, n. 198 (Codice delle pari opportunità). Per garantire l’efficacia delle misure adottate, le Organizzazioni sportive dovranno inoltre nominare un responsabile per la protezione dei minori da abusi, discriminazioni e molestie, come richiesto dall'articolo 33, comma 6, del Decreto Legislativo 36/2021. In linea con tale disposizione normativa, la Delibera della Giunta Nazionale del CONI n. 255 del 25 luglio 2023 invita gli enti affilianti a nominare un responsabile incaricato di prevenire e contrastare abusi, violenze e discriminazioni nei confronti dei tesserati per garantire la protezione dell'integrità fisica e morale degli sportivi. In sostanza, CONI estende l’operato della figura del responsabile Safeguarding non solo per la tutela dei minori, ma anche per la protezione degli adulti da qualsiasi forma di abuso o discriminazione.

Scadenze
Entro il 31 agosto 2024 tutte le Società e Associazioni sportive sono tenute a predisporre modelli organizzativi e di controllo per l'attività sportiva, oltre a codici di condotta.
La nomina di un Responsabile incaricato di prevenire abusi, violenze e discriminazioni deve essere fatta entro il 31 dicembre 2024.
Nella consapevolezza che buona parte delle organizzazioni sportive (ASD e SSD) non hanno ancora ottemperato al doppio adempimento (pur se il termine del 31 agosto è già trascorso), vediamo di descrivere in breve gli adempimenti ai quali i sodalizi sportivi dovranno provvedere nel breve.

A questo proposito ci preme segnalarvi l’importante partnership che Studio Cavour – Divisone Area non profit ha realizzato con PQA Progetto Qualità e Ambiente (www.pqa.it), per tutte le tematiche inerenti alle politiche di safeguarding, ai temi della sicurezza sul lavoro e della sostenibilità (ESG, 231, ecc.) delle organizzazioni sportive.

Come si devono adeguare le Società/Associazioni sportive
Seguendo le indicazioni contenute nelle linee guida dettate dalle Federazioni sportive, Discipline sportive associate, Enti di promozione sportiva e associazioni benemerite, le Associazioni/Società affiliate devono adottare:
• Modello organizzativo e di controllo dell’attività sportiva: strumenti adottati dalle organizzazioni per garantire che le loro attività siano gestite in conformità con le normative legali e le migliori pratiche di settore. Questi modelli hanno lo scopo di prevenire, rilevare e gestire rischi e comportamenti non conformi, assicurando un’operatività efficiente e responsabile;
• Codice di Condotta: insieme di linee guida, regole e principi che stabiliscono gli standard di comportamento attesi all'interno di un'organizzazione;
• Policy per il contrasto ai vari tipi di fenomeni discriminatori: insieme di regole, principi o linee guida adottati da un'organizzazione per regolare comportamenti, decisioni e attività in un determinato ambito. Le policy forniscono una struttura di riferimento per garantire che le azioni siano coerenti con gli obiettivi, valori e regolamenti dell'organizzazione;
• Nomina Responsabile in materia di Safeguarding: atto formale con il quale un'organizzazione o un'autorità designa ufficialmente una persona per ricoprire un ruolo, incarico o funzione specifica.

Responsabile Safeguarding
Figura istituita con l'obiettivo primario di prevenire e contrastare ogni forma di abuso, violenza e discriminazione all'interno delle attività sportive, il Responsabile Safeguarding ha il compito di:

• Vigilare sull'adozione e l'aggiornamento dei modelli e dei codici di condotta predisposti dall'ente di affiliazione;
• Prevenire e contrastare ogni forma di abuso, violenza e discriminazione, adottando le misure necessarie;
• Segnalare eventuali violazioni agli organi competenti;
• Essere un punto di riferimento per le segnalazioni di condotte illecite.

La nomina di un Responsabile Safeguarding può essere effettuata dal Consiglio Direttivo, ma si consiglia di sottoporre la decisione alla ratifica dell’assemblea. Non esistono disposizioni che vietano di nominare un Responsabile tra i soggetti già presenti nell’organizzazione, come tecnici o dirigenti; tuttavia, è preferibile scegliere una persona che garantisca indipendenza, autonomia e possieda competenze e sensibilità adeguate sul tema.
La nomina del Responsabile Safeguarding deve avvenire con grande attenzione, tenendo conto dei requisiti necessari per il ruolo, della delicatezza della funzione e della riservatezza delle implicazioni. Pertanto, il Responsabile Safeguarding dovrà essere una figura preparata, competente, autonoma e indipendente.
La figura del Responsabile Safeguarding riveste un'importanza fondamentale nel contesto sportivo. Essa contribuisce a creare un ambiente in cui tutti i partecipanti si sentano protetti e rispettati, agendo proattivamente per prevenire reati come abusi sui minori e violenza di genere. Il Responsabile Safeguarding è un punto di riferimento essenziale per le vittime di abusi e violenze, garantendo loro ascolto e supporto. Infine, svolge un ruolo cruciale nel sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza della tutela dei diritti umani nello sport.

Segnalazioni
Il sistema di segnalazione rappresenta un elemento fondamentale per garantire l'efficacia delle misure introdotte dal D.Lgs. n. 39/2021. Tutti i tesserati, inclusi atleti, tecnici e dirigenti, hanno l'obbligo di segnalare tempestivamente al Responsabile Safeguarding qualsiasi situazione, anche solo potenziale, che possa causare pregiudizio, disagio o timore per se stessi o per gli altri.
Il Responsabile Safeguarding ha il compito di ricevere tutte le segnalazioni riguardanti abusi di ogni genere di soggetti coinvolti nelle attività sportive e di valutarle attentamente per stabilire la gravità della situazione e le azioni da intraprendere. In caso di abusi gravi, è tenuto a informare prontamente le autorità competenti, come la polizia, oltre a riferire al Safeguarding Officer federale.
L'intero processo deve essere gestito con la massima riservatezza, garantendo la privacy delle persone coinvolte. Inoltre, il Responsabile Safeguarding fornisce supporto emotivo e pratico alle vittime di abusi o trascuratezza, assicurandosi che abbiano accesso alle risorse e ai servizi di sostegno necessari.

Sanzioni
L'articolo 16 del Decreto Legislativo 39/2021 stabilisce che le Associazioni e Società sportive, sia dilettantistiche che professionistiche, che non ottemperano agli obblighi previsti, saranno soggette a sanzioni. Queste sanzioni saranno applicate secondo le procedure disciplinari definite dalle Federazioni sportive nazionali, dalle discipline sportive associate, dagli enti di promozione sportiva e dalle associazioni benemerite a cui sono affiliate.

Se sei una società o un’associazione sportiva dilettantistica e vuoi  saperne di più su questi temi, vuoi organizzare la formazione dei tuoi dirigenti e/o collaboratori e soprattutto intendi metterti in regola con gli adempimenti richiesti dalla normativa, puoi contattare lo staff di PQA ai seguenti riferimenti: Dott. Eugenio Vecchiolini – Legal Advisor
e-mail eugenio.vecchiolini@pqa.it tel. 0376 387408

a cura di Studio Cavour - in collaborazione con PQA

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